REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
Polo oncologico d'eccellenza presso l'ospedale Papardo di Messina
Inviato il 15/04/2017 | di Hope Center Jaci
Descrizione Tweet
Per il progetto di un centro di eccellenza oncologico presso l'ospedale papardo di Messina, è stato previsto un finanziamento di40.987.413,95euro, pagato per il 97% (37.255.162,22euro). I tempi (inizio 28 febbraio 2006-30 giugno 2012) sono stati pienamente rispettati. Sfortunatamente, del polo oncologico non c'è traccia: i fondi sono stati prima spesi per l'adeguamento strutturale di reparti già esistenti e per la costruzione di nuovi locali, e per l'acquisto di macchinari e attrezzature mediche (in gran parte mai usati). Successivamente, dopo la cancellazione del polo oncologico dal piano sanitario regionale, i fondi rimanenti sono stati dirottati verso il recupero di alcuni padiglioni di un altro ospedale, il Piemonte, che all'epoca faceva parte della stessa azienda ospedaliera del Papardo.
Avanzamento
Il progetto è formalmente concluso, ed i fondi sono stati interamente spesi.Il polo oncologico, oggetto del finanziamento, di fatto non esiste. La cancellazione dal piano sanitario regionale ha bloccato i lavori, e dirottato i fondi altrove. Quello che resta oggi del progetto di polo oncologico sono dei locali ristrutturati, in cui trovano posto altre strutture dell'ospedale, una intera palazzina adibita per metà ad uffici e per metà vuota, e un geran numero di attrezzature mediche acquistate e mai utilizzate
Risultati
Nessuno dei risultati previsti dal finanziamento è stato ottenuto: il polo oncologico non esiste.
Punti di debolezza
Il progetto, non realizzato nonostante i fondi siano stati interamente spesi (nè realizzabile in futuro) ha dimostrato l'importanza di una efficace opera di monitoraggio civico
Punti di forza
L'unico "punto di forza" è che l'attuale management dell'azienda ospedaliera Papardo ha ottenuto un finanziamento regionale (pari a circa un decimo di quanto i fondi strutturali avevano disposto per il polo oncologico) per l'implementazione della struttura di Oncoematologia che nel frattempo è sorta presso l'ospedale.
Rischi
Nessuno degli obiettivi previsti dal progetto è stato raggiunto
Soluzioni e Idee
L'unica "soluzione" è sperare che parte di quello che è "uscito dalla finestra" rientri dalla porta: e cioè che l'intenzione del management dell'ospedale Papardo di implementare le funzioni della struttura di Oncoematologia vada a buon fine.Per fare una comparazione: la struttura attualmente è ospitata su un piano di un plesso dell'ospedale. Il polo oncologico prevedeva una intera palazzina (costruita, oggi deserta per metà e destinata ad altro) e diverse altre strutture, in parte reralizzate ma destinate ad altri utilizzi.
L'INDAGINE
Come sono state raccolte le informazioni?
- Raccolta di informazioni via web
- Visita diretta documentata da foto e video
- Intervista con altre tipologie di persone
- Intervista con i soggetti che hanno o stanno attuando l'intervento (attuatore o realizzatore)
Sergio De Cola, ingegnere progettista delle infrastrutture in origine destinate al polo oncologicoMichele Vullo, attuale general manager dell'azienda ospedaliera PapardoVincenzo Adamo, primario della clinica di Oncoematologia dell'ospedale Papardo